lunedì 22 aprile 2013

Dalla Siria con orrore

Ginevra, 19 Aprile 2013. L'Alto Commissariato delle Nazioni Unite Antonio Gutierrez ha lanciato un monito al Conglio di Sicurezza. Nelle ultime sette settimane, dalla Siria sono fuggite più di 400 mila persone, elevando a circa 1.400.000 il numero dei siriani registrati o in attesa del riconoscimento dello status di rifugiatio politici. Se si dovesse proseguire su questa linea, entro la fine dell'anno si può ipotizzare che tale numero potrebbe lievitare a 3.500.000 più 7.000.000 di sfollati in cerca di aiuti umanitari.
Sono cifre che dovrebbero far rabbrividire in quanto come affermato da Antonio Gutierrez, "la situazione non è proccupante bensì insostenibile!" Pensare riuscire a èportare gli aiuti umanitari di cui necessitano richiede uno sforzo disumano, con la possibile conseguenza di un fallimento. La Siria non si può affermare che sia provata. E' stata massacrata!
Unendoci coralmente al'Alto Commissariato, dovremmo chiederci come cittadini del mondo se non esista alcuna possibilità di fermare gli atroci combattimenti per aprire una porta ad una soluzione politica.
Per questo all'una di domenica si è conclusa una riunione alla quale hanno partecipato 11 Paesi occidentali e musulmani del gruppo , amici della Siria, fra cui l'Italia, chiedendo l'avvio di una trattativa che ponga immediatamente fine a questo immane bagno disangue. Gli Stati Uniti d'America, hanno espresso, tramite il segretario di stato Kerry, la volontà di stanziare altri 123 milioni di dollari di aiuti "non letali"all'opposizione armata, arrivando così a 250 milioni. L'opposizione, da parte sua , ha rassicurato la comunità internazionale , che non ci saranno vendette e che , soprattutto, le armi non finiranno in mano sbagliate. Circostanza  che più volte si è verificata. I precedenti non mancano,: in Afghanistan, Libia, Mali, le armi inviate dagli USA, sono state usate dai terroristi islamici contro le forze occidentali. Il Presidente americano Obama ha finora evitato di fornire armi ai ribelli ma, le circostanze possono indurre a pensare che l'amministrazione americana stia assumendo un ruolo diretto nell'affiancamento ai ribelli. La Germania ha adottato una linea di crescente prudenza, nel pantano siriano, prendendo le distanze da Parigi e Londra che la scorsa settimana si sono pronunciate a favore dell'invio di armi. L'Italia ha un'impegno di circa 22.000.000 di euro perb il 2013, per progetti di emergenza iniziative di ricostruzione e sviluppo.
Solo nell'ultima settimana, la Cooperazione Italiana  ha portato aiuti per 192.000 euro al confine fra Siria e Turchia.
Aleppo
Damasco
Ovunque in Siria

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