giovedì 27 giugno 2013

IRAN: violazione dei diritti umani



Grazie all’Associazione Democratica Donne Iraniane ho ricevuto e vi partecipo una lettere scritta da un detenuto nelle carceri iraniane. Chiaro messaggio che la moderazione tanto paventata dall’elezione del nuovo Presidente si dovrà far carico di intervenire in situazioni chiara dimostrazione della negazione dei diritti umani.


24 giugno 2013 Said Massouri Carcere Gohardasht 3 Tir 1391

Questa lettera è stata trascritta dalla registrazione audio grazie  al comitato per la libertà dei prigionieri politici in Iran.

La lettera è inviata dal prigioniero politico Said Massouri alla madre di Afshin Asanlou, ucciso in carcere pochi giorni fa.
E’ l'ora di ribellarsi!


Le mie condoglianze alla famiglia in particolar modo alla mamma di Afshin Assanlou. Cara Mamma il tuo dolore è anche mio.
Da anni ti conosco.
E’ da anni che t’incontravo quando venivi a visitare prima Mansour e dopo Afshin.
E’ da anni che sono testimone del tuo andare e venire da un carcere a un altro.
E’ da anni che sono al corrente delle ingiustizie fatte nei tuoi confronti e anche nei confronti delle famiglie di tutti i prigionieri sia durante l’attesa di fronte alle carceri che nei vari tribunali; per questo motivo non riesco a capire perché dopo tutte queste ingiustizie, sofferenze, lacrime versate e i tentativi per salvare il tuo caro figlio, non posso immaginare come hanno potuto consegnarti il corpo senza vita di tuo caro Afshin.
Come siete riusciti a sopportare tutto ciò?
Non so come posso attenuare il tuo dolore.

Il pomeriggio di giovedì, quando é avvenuta la tragedia, parlavo con tuo figlio Afshin.
Era arrivato da poco nel nostro braccio. Diceva: qui non c'è più posto nemmeno per respirare perché ci mandano continuamente altri detenuti, ci stanno seppellendo da vivi.
Non abbiamo un posto, non abbiamo servizi sanitari, non abbiamo un intervallo per prendere una boccata di aria, ma nonostante tutto mi diceva che dovevamo tenerci uniti ed aiutarci a vicenda.
Ma mamma ti devo confessare la grande amarezza del non essere riusciti a badare a lui e a difenderlo!
Questi criminali senza coscienza hanno privato i prigionieri di tutti i mezzi e possibilità.
Ci hanno lasciato solo la morte!
Qui quando avvengono tragedie come la morte di tuo figlio, in pochi se ne accorgono.
I giornali oggi sono troppo impegnati a dimostrare la loro fede riposta in Rohani
Non hanno dato spazio a questa dolorosa perdita..
Giovedì tuo figlio Afshin ha avvertito dei dolori alla cassa toracica e noi l'abbiamo accompagnato nell’infermeria del carcere e fino la sera non ne abbiamo avuto notizie.
Cara Mamma, credimi, tenendo conto delle condizioni in cui viviamo specialmente noi prigionieri politici, ti posso dire che ci consola il fatto che Afshin si è liberato di tutte queste privazioni e sofferenze!
Almeno non sarà testimone della morte di tutti i suoi amici.
                                          


 Presidente Rohani dimostri che è un moderato. 
 Dimostri che  ripristinerà i diritti  umani in Iran!


Nessun commento:

Posta un commento