mercoledì 26 giugno 2013

Iran: Elezioni di regime


Il nuovo Presidente del regime è un veterano della macchina da guerra
Sabato 22 giugno  a Villepinte, nei pressi di Parigi si è tenuto il più grande raduno degli iraniani : più di centomila fra dissidenti e simpatizzanti in esilio, più di 6OO fra personaggi politici, giuristi, legislatori , provenienti da ben 47 Paesi del mondo.

I relatori della manifestazione hanno sottolineato che le recenti  elezioni presidenziali del regime iraniano non erano ne libere, ne eque, come apparivano dai media occidentali.
“Le elezioni si sono svolte in un clima di repressione, caratterizzata da arresti di dissidenti, dall’interruzione al libero accesso di internet, dal divieto della libertà di stampa, e da una folta presenza di forze repressive.
Il nuovo presidente del regime iraniano non può essere definito un moderato, in quanto ha ricoperto posizioni di rilievo in stretta collaborazione con Khamanei, sostenendo la politica di regime , volta alla repressione del popolo al fine di preservare la sicurezza del regime.

I relatori  hanno sottolineato che sia la comunità internazionale che iraniana aspirano ad un cambiamento democratico in Iran , ma che l’unica soluzione per poter liberare il mondo dal “male” prodotto da questo regime, è rappresentato dal cambio del regime stesso per mano del popolo iraniano.

Un vero e proprio bagno di folla, sventolio di bandiere e canti inneggianti il suo nome , hanno accompagnato l’intervento della Signora Maryam Rajavi, Presidente eletta della resistenza iraniana, (CNRI)  principale relatore della manifestazione movimento sempre più in crescita .
La Rajavi ha definito l’elezione iraniana una vera e propria farsa, in quanto il presidente Rowhani, definito, democratico  o moderato, è stato  eletto al fine di far fronte a delle rivolte popolari in atto e previste, ma è pur sempre espressione della macchina da guerra e di repressione sostenuta dai mullah. Ha invitato inoltre il nuovo presidente dei mullah ad acconsentire alle richieste immediate avanzate dal popolo iraniano. “Noi diciamo che: in assenza di libertà di espressione, dei diritti umani, senza il rilascio dei prigionieri politici, senza il riconoscimento dei liberi partiti politici,, senza porre termine alle aggressioni del regime in Siria e in Iraq e senza fermare il programma di armamenti nucleari, non cambierà nulla in Iran. Questo è il vostro compito, questo è quanto il popolo iraniano chiede al nuovo Presidente . Ma la realtà è che il, leader supremo del regime è nella piena consapevolezza che ogni serio cambiamento innescherebbe il rovesciamento del regime nella sua pienezza. “ Commentando l’ingerenza belligerante del regime dei mullah in altri Paesi, Mariam Rajani ha aggiunto: “Il sistema clericale ha condotto la guerra contro il popolo della  Siria  per anticiparne il prorpio rovesciamento. Questa guerra sporca non è volta a salvare Assadbensì per salvare Khamenei a Teheran. Questo regime ha diffuso il fondamentalismo e il terrorismo dall’Afghanistan all’Iraq al Bahrein allo Yemen. Il dominio di 35 anni dei mullah ha provocato uccisioni, devastazioni, impoverimento, tossicodipendenza disoccupazione, aumento dei prezzi dei beni di primissima necessità. Questo regime non si potrà rovesciare se non con un movimento di resistenza dotato di un’organizzazione coesa, e unita, con membri pronti al sostegno popolare qualunque sia il prezzo, con la diffusa partecipazione delle donne in tutti i campi. Ha così concluso:
Il popolo Iraniano deve regnare sovrano!


Sono infinitamente grata  a Sonia Irani  attiva conduttrice di ADDI italia
(Associazione Donne Democratiche Iraniane) senza la quale alcune notizie a noi non giungerebbero mai ! Grata per l'aggiornamento costante degli sviluppi ,sia del Movimento da noi sostenuto, che dell'evolversi delle "circostanze iraniane".





La grande folla di esuli iraniani a Villepint-Parigi Sabato 22 /6

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