In questi giorni si fa un gran discutere , in merito all'acquisizione della cittadinanza italiana citando lo "ius soli"
Senza pretese cattedratiche , mi è parso interessante capire in che cosa consiste lo "ius soli".
E quale principio, di cui poco si parla, "lo ius sanguinis" che viene applicato nel nostro Paese.
Una piccola visione anche del pricipio di cittadinanza, apllicato in altri Paesi, ci stimolerà ad approfondire l'argomento.
Lo "Ius Soli" fa riferimento alla nascita sul "suolo", sul territorio dello Stato e si contrappone, nel novero dei mezzi di acquisto del diritto di cittadinanza, allo "Ius Sanguinis", imperniato invece sull'elemento della discendenza o della filiazione. Per i paesi che applicano lo ius soli è cittadino originario chi nasce sul territorio dello Stato, indipendentemente dalla cittadinanza posseduta dai genitori.
La legge 91 del 1992 indica il principio dello" Ius Sanguinis" come unico mezzo di acquisto della cittadinanza a seguito della nascita, mentre l'acquisto automatico della cittadinanza iure soli continua a rimanere limitato ai figli di ignoti, di apolidi, o ai figli che non seguono la cittadinanza dei genitori.
Altri modi per acquistare la cittadinanza sono la "Iure Communicatio", ossia la trasmissione all´interno della famiglia da un componente all´altro (matrimonio, riconoscimento o dichiarazione giudiziale di filiazione, adozione), il "beneficio di legge", allorché, in presenza di determinati presupposti, la concessione avvenga in modo automatico, senza necessità di specifica richiesta, e, infine, la "naturalizzazione". Questa comporta non una concessione automatica del nuovo status ma una valutazione discrezionale da parte degli organi e degli uffici statali competenti.
Cosa succede negli altri paesi?
Ogni paese ha le sue regole per quanto riguarda il diritto di cittadinanza, ma la scelta di base che ogni ordinamento deve fare è quella tra "ius soli" e "ius sanguinis". Nei diversi Paesi dell'Unione europea, le procedure e le condizioni per l'acquisizione della cittadinanza cambiano caso per caso.
In modo simile all'Italia, anche in Danimarca, Grecia e Austria è difficoltoso ottenere la cittadinanza per chi è nato nel territorio del Paese da genitori stranieri.
Anche in Irlanda, Belgio, Portogallo e Spagna vige lo ius sanguinus, ma le norme sono decisamente più morbide rispetto a quelle italiane. In Irlanda, ad esempio, i nati nel Paese da genitori stranieri possono ottenere la cittadinanza se anche uno solo dei genitori ha un permesso di residenza permanente o ha risieduto regolarmente nel Paese per almeno tre anni prima della nascita del figlio.
Le regole vigenti in Germania sono un po' più rigide di quelle irlandesi, ma sempre più morbide rispetto a quelle italiane. I bambini nati a partire dal 1 gennaio 2000 sul territorio tedesco da genitori non tedeschi acquisiscono la nazionalità se almeno uno dei due genitori ha il permesso di soggiorno permanente da almeno tre anni ed è residente in Germania da almeno 8 anni.
In Gran Bretagna si è cittadini alla nascita se almeno uno dei due genitori è già cittadino britannico, o è legalmente residente nel paese a certe condizioni (il che di solito avviene dopo quattro anni di residenza e lavoro continuativo).
In Australia, dopo il 1986, si è cittadini alla nascita solo se almeno uno dei genitori è già un cittadino australiano o è residente permanente. I bambini nati in Australia da genitori che non sono cittadini australiani o residenti permanenti, acquisiscono automaticamente la cittadinanza australiana al compimento del 10° anno d'età se hanno vissuto la maggior parte della loro vita in Australia.
Altri paesi in cui vige lo ius sanguinis sono Armenia, Bulgaria, Croazia, Finlandia, Israele, Polonia, Serbia, Turchia, Ucraina, Ungheria.
In Francia vige lo ius soli fin dal 1515. Attualmente vige addirittura il cosiddetto "doppio ius soli" che facilita l'ottenimento della cittadinanza per chi nasce sul territorio nazionale da stranieri a loro volta nati sullo stesso territorio (cittadini naturalizzati). Chi è nato invece da cittadini stranieri, se ha avuto almeno 5 anni di residenza in Francia dall'età di 11 anni può acquisire la cittadinanza facendone richiesta una volta compiuta la maggiore età.
Negli Stati Uniti, così come in Argentina, Brasile e Canada, vige lo "Ius Soli"
senza alcuna ulteriore regolazione: chi nasce negli Stati Uniti è cittadino americano.
In modo simile all'Italia, anche in Danimarca, Grecia e Austria è difficoltoso ottenere la cittadinanza per chi è nato nel territorio del Paese da genitori stranieri.
Anche in Irlanda, Belgio, Portogallo e Spagna vige lo ius sanguinus, ma le norme sono decisamente più morbide rispetto a quelle italiane. In Irlanda, ad esempio, i nati nel Paese da genitori stranieri possono ottenere la cittadinanza se anche uno solo dei genitori ha un permesso di residenza permanente o ha risieduto regolarmente nel Paese per almeno tre anni prima della nascita del figlio.
Le regole vigenti in Germania sono un po' più rigide di quelle irlandesi, ma sempre più morbide rispetto a quelle italiane. I bambini nati a partire dal 1 gennaio 2000 sul territorio tedesco da genitori non tedeschi acquisiscono la nazionalità se almeno uno dei due genitori ha il permesso di soggiorno permanente da almeno tre anni ed è residente in Germania da almeno 8 anni.
In Gran Bretagna si è cittadini alla nascita se almeno uno dei due genitori è già cittadino britannico, o è legalmente residente nel paese a certe condizioni (il che di solito avviene dopo quattro anni di residenza e lavoro continuativo).
In Australia, dopo il 1986, si è cittadini alla nascita solo se almeno uno dei genitori è già un cittadino australiano o è residente permanente. I bambini nati in Australia da genitori che non sono cittadini australiani o residenti permanenti, acquisiscono automaticamente la cittadinanza australiana al compimento del 10° anno d'età se hanno vissuto la maggior parte della loro vita in Australia.
Altri paesi in cui vige lo ius sanguinis sono Armenia, Bulgaria, Croazia, Finlandia, Israele, Polonia, Serbia, Turchia, Ucraina, Ungheria.
In Francia vige lo ius soli fin dal 1515. Attualmente vige addirittura il cosiddetto "doppio ius soli" che facilita l'ottenimento della cittadinanza per chi nasce sul territorio nazionale da stranieri a loro volta nati sullo stesso territorio (cittadini naturalizzati). Chi è nato invece da cittadini stranieri, se ha avuto almeno 5 anni di residenza in Francia dall'età di 11 anni può acquisire la cittadinanza facendone richiesta una volta compiuta la maggiore età.
Negli Stati Uniti, così come in Argentina, Brasile e Canada, vige lo "Ius Soli"
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