mercoledì 19 febbraio 2014

Ucraina - proteste sanguinose - Kiev è quasi guerra civile

Dallo scorso novembre Piazza Maidan di Kiev si presentava quale palcoscenico per accese manifestazioni di dissenso.
Da tale data infatti il governo ucraino aveva deciso di ritirarsi dalle trattative per la creazione di una zona di libero scambio con l'Europa. Gli ucraini europeisti hanno percepito la volontà  del presidente Vikctor Yanukovich , di portare il loro paese nelle braccia di Vladimir Putin, che vede nell'Ucraina un importante tassello della sua "Grande Russia".
All'inizio di quest'anno le manifestazioni avevano provocato una netta presa di posizione del governo, attraverso la promulgazione di leggi antiopposizione molto restrittive, le quali però hanno avviato una escalation del dissenso ancor più crude. La forza di tale opposizione è stata tale da ottenere la revoca di tali leggi, le dimissioni dell'esecutivo ucraino, eccezion fatta per il presidente. Il tutto presagiva una soluzione pacifica del conflitto.
Ma, l''accordo con la Russia in merito ad una linea di 2 miliardi di dollari aveva dato credito che con i prossimi voti parlamentari della settimana entrante, avrebbe preso vita  un governo filo-russo, lasciando poco margine a quello filo-europeista.
 A supporto di tale tesi la mancanza di aiuti finanziari promessi al governo  in carica, da parte dell'Europa e Stati Uniti che hanno invece supportato il movimento di opposizione.
Le manifestazioni di piazza sono a questo punto riprese.
Lo scorso martedì a seguito di  un ultimatum  lanciato dalle forze dell'ordine ai manifestanti di abbandonare Piazza Maidan, hanno spinto gli stessi verso i palazzi del potere.
Ieri il clima era veramente infuocato, tanto che i feroci scontri fra la polizia e i manifestanti hanno lasciato diverse decine di morti ed oltre duecento feriti., fra i quali anche l leader della protesta Oleksander Turchynov.
Quella di ieri è da considerarsi la più sanguinosa delle giornate di proteste da quando filo- europei e filo- russi hanno ripreso gli scontri. La situazione è degenerata da parte degli oppositori al governo, a seguito dell'utilizzo della polizia di proiettili veri.
Sono state segnalate esplosioni, copi di arma da fuoco e lancio di bombe molotov da parte  di alcuni manifestanti anti-governativi.
Il risultato è quello di una Piazza invasa e devastata dal fuoco e dalle fiamme.
Secondo alcune indiscrezioni l'unione Europea non esiterà a prendere misure contro i repressori della protesta, anche se la posizione della Germania è alquanto incerta, causa gli stretti rapporti commerciali con la Russia.
Non possiamo pensare ad una guerra in Ucraina, e che le tensioni createsi fra l'Occidente e la Russia , ripropongano lo spettro della Guerra Fredda.
La Russia non esisteva quando l'Ucraina e la sua capitale Kiev risplendevano.
Questo dovrebbe indurci a sostenere il popolo di Maidan, ora più che mai il cuore pulsante della nazione.
L'augurio è che riescano a dominare chi già si sente padrone di questa terra: Putin e il suo valletto Yanukovich.

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